martedì 13 settembre 2011

Gratto e scarto

Sono qui sul mio divano
a veder Marco Travaglio,
tengo in mano la mia mano
e le unghie mò mi taglio.

Sipperchè l’operazione
mi scoccia farla per la via
appagante è l’ispezione
e voglio farla a casa mia!

Ma non mentre leggo un libro
o mi gusto un bel filmetto,
sennò il sangue lascia il timbro
e la trama ‘do la metto?

Che so, stai allegge Proust
o qualcuno de ‘sti vecchi
la lettura non dà gusto
se è la pellicina che ricerchi.

Magari  Kubrik mi conduce
nella magia di Barry Lyndon
e non vedo quella bella luce
se al contempo l’unghia scindo!

Perciò con l’unghia ancora folta
gratto via il cerume spesso
più che altro Travaglio s’ascolta
non lo guardo, capisco lo stesso.

Ora si che sento bene, dico.
Dico… insomma, lo penso.
ascolto bene qui, l’amico
quel che dice ha un certo senso:

Il politico guadagna in media
come uno della NASA.
E quando se scolla dalla sedia?
Ormai li c’ha fatto casa.

Come il tizio sulla tazza
se la prende comoda perchè
sta li bello, chi l’ammazza?
Certo, non produce un granchè.

O come l’unghia sul mio dito
che da sola, lo sa Dio
può durare all’infinito
se qui non ci penso io:

Cresci con la linfa mia?
Vaffanculo, io ti stacco
pure a morsi, vieni via!
Te e il cerume dentro al sacco!

http://youtu.be/wXQejocFz9A

Nessun commento:

Posta un commento