Mr Bersani ha detto che le dimissioni del papa non vanno prese come una vigliaccata, un si salvi chi può, un capitano che abbandona la nave rinchiudendo i passeggeri dentro, ma come un gesto di novità per il futuro.
Ascoltare
Bersani biascicare di novità per il futuro, dà la stessa sensazione di
quando Berlusconi si avventura nel tema dell'onestà. E' come se l'antimateria si trovasse
d'accordo con la materia. Si sente l'imbarazzo di
qualcuno che non sa il significato della parola, ma nella stessa voce si percepisce anche un buonumore dovuto alla consapevolezza che quella parola magica ha un
effetto straordinario sull'opinione pubblica: un
buco nero nella memoria della gente, in cui scompaiono tutte le
malefatte compiute dall'individuo. Nel caso di Bersani, scompaiono i
soldi che ha preso dall'Ilva, i contributi elettorali che continua ad
accettare, l'essersi assentato durante il voto sullo scudo fiscale, essere a capo di un partito che ha retto il sacco per vent'anni, ecc.
Tutto ciò scompare nel nulla col semplice appoggio e l'eterno rispetto per il sommo emerito ex gioventù
hitleriana Giuseppe Razzinger.
Strano poi che il leader del Partito
Democratico appoggi il leader dell'organizzazione assolutistica
chiamata chiesa. Un curioso caso di materia e antimateria che
coesistono? No, il solito caso di merda e merda che naturalmente
convivono.
http://www.ilmondo.it/politica/2013-02-11/papa-bersani-dimissioni-non-debolezza-ma-novit-futuro_196446.shtml